“È una radicale trasformazione del mondo del lavoro quella a cui stiamo assistendo in questo ultimo quinquennio. È cambiata l’impresa, sono cambiati i lavori, sono cambiati i giovani che si affacciano al lavoro. E le ragioni sono molteplici: la curva demografica in discesa costante, le diverse crisi economiche figlie delle instabilità politiche dei paesi alle porte dell’Europa, la pandemia, la scuola che da tempo parla con fatica al mondo del lavoro; l’innovazione e la digitalizzazione, l’AI, che trasversalmente hanno modificato processi e professioni.

Ma è anche un pensiero diverso quello che emerge, una mutazione profonda del sentire comune, soprattutto da parte delle giovani generazioni, sui temi legati al futuro professionale ed esistenziale. E in questo contesto, dove l’offerta di lavoro supera la domanda, le imprese devono sintonizzarsi per poter diventare attrattive e cogliere i segnali che arrivano.

I giovani oggi chiedono alle aziende una visione del loro percorso di crescita professionale in cui poter accrescere le loro competenze, accedere a nuovi ruoli e cambiare mansioni all’interno delle organizzazioni. Ma soprattutto desiderano comprendere, fin dal primo colloquio, cosa viene offerto loro da oggi ai prossimi 10 anni, riconoscersi nella cultura aziendale, nei valori che esprime, nell’impatto sociale che le attività che saranno chiamati a svolgere avranno per loro e le comunità in cui vivono. Vogliono trovare un senso.

La finalità e i valori dell’impresa assumono un ruolo fondamentale nell’attrarre e trattenere le persone che li condividono. E tale condizione porta un rilevante vantaggio competitivo a quelle imprese che già da tempo hanno internalizzato nel proprio DNA le politiche di responsabilità sociale. E’ tuttavia necessario che i valori vengano comunicati in maniera coerente, attraverso una consistente strategia di Employer Branding, che copra tutti i punti di contatto dell’azienda con il lavoratore. È una sfida importante quella da cogliere, per tutti. Una grande occasione per le imprese di raccontare i propri valori e un nuovo modo per costruire sviluppo e crescita sociale”.

Giuseppe Venier, Amministratore Delegato Umana